Tofana di Rozes
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Domenica 29 settembre. Le previsioni meteo per il weekend sono una bomba, l’aria è tornata ad essere leggermente più calda rispetto ai giorni precedenti e Marco ed io abbiamo voglia di farci un’altra vietta in Dolomiti. Cerchiamo su internet qualcosa che ci ispiri, lui guarda i gradi e l’esposizione e io guardo la complessità della discesa!! Alla fine optiamo per andare in Tofane. In zona Cortina non abbiamo ancora fatto nulla, la vista è magnifica e la via “primo spigolo in Tofana di Rozes” ci sembra perfetta. 14 tiri di grado massimo V+, soste spesso spittate o su fix (se si riescono a vedere visto che gli spit sono stati messi di colore beige e si confondono con la roccia).
Partiamo dalla nostra macchina in tempo per attaccare la via tra intorno alle 10, prima non ha senso in quanto l’aria è decisamente frizzante. Il cielo è azzurro e non ci sono nuvole. La via è esposta a sud/est quindi già ci crogioliamo pensando di arrampicare al sole ma con una temperatura perfetta! ma….guai cantar vittoria troppo presto!
I primi tiri nel diedro sono bellissimi, e se lo dico io, che i diedri non sono di certo il mio pane quotidiano, significa che sono quasi un capolavoro 😉 La roccia è ottima e l’esposizione, nel primo traverso, garantita! Peccato che quasi a metà via inizino a salire le nebbie e la “vista pazzesca” si trasforma in un bel grigione. L’aria umida si fa sentire pesantemente. Noi andiamo avanti, sempre e comunque godendoci la giornata. Nella parete affianco scorgiamo una coppia che avevamo già incontrato tre volte quest’estaste! Li salutiamo, incontri in parete!
Dopo circa 5 ore e dopo aver passato il primo lungo diedro, dei piccoli strapiombi ed un caminetto finale per nulla scontato, siamo in cima. La via è stupenda e di soddisfazione nonostante il facile grado. La vista migliore invece, dalla fine del primo spigolo in Tofana di Rozes, in questo momento di nebbie, è quella di noi stessi!
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